"Il mio linguaggio è ibrido. Parlo con pennellate e pixel, con texture fisica e trasparenza digitale, raccontando storie che non potrebbero esistere in un solo mezzo."
Il mio lavoro sfuma deliberatamente le linee di demarcazione, inserendo nitidi motivi digitali all'interno di paesaggi dipinti e gestuali, o sovrapponendo un'eterea luce digitale a ritratti resi in modo tradizionale. Questa fusione crea un'esperienza visiva a più livelli, sfidando la nostra percezione di ciò che costituisce un "dipinto" e invitando il pubblico ad apprezzare l'armonia e la tensione uniche tra queste due potenti forme di espressione.