Bambini di migranti africani che vivono in Israele, giocano nel Mar Mediterraneo, Tel Aviv, Israele.
Dal 2005 sono entrati in Israele circa 60.000 richiedenti asilo africani, la maggior parte dei quali provenienti dalla regione sudanese del Darfur e dall'Eritrea. Molti di loro vivono nei quartieri poveri del sud di Tel Aviv, rischiando di essere espulsi.
È stato uno zen puro guardare questi ragazzi che giocavano nell'acqua, con decine di migliaia di israeliani sulla spiaggia, che celebravano il 69° Giorno dell'Indipendenza di Israele.
Bambini di migranti africani che vivono in Israele, giocano nel Mar Mediterraneo, Tel Aviv, Israele.
Dal 2005 sono entrati in Israele circa 60.000 richiedenti asilo africani, la maggior parte dei quali provenienti dalla regione sudanese del Darfur e dall'Eritrea. Molti di loro vivono nei quartieri poveri del sud di Tel Aviv, rischiando di essere espulsi.
È stato uno zen puro guardare questi ragazzi che giocavano nell'acqua, con decine di migliaia di israeliani sulla spiaggia, che celebravano il 69° Giorno dell'Indipendenza di Israele.
Asciugamani da cucina e strofinacci
Materiale
Materiale
Miscela di 95% poliestere riciclato e 5% nylon.
Dettagli
Dettagli
Elegante tessuto a nido d'ape e discreta gruccia nera.
Consigli per la cura
Consigli per la cura
Tutti i nostri strofinacci sono resistenti ai colori e lavabili in lavatrice a 40°C.
Stampa di alta qualità
Stampa di alta qualità
Alta qualità grazie al processo di sublimazione resistente alla luce e al rivestimento protettivo extra.
Prodotto in modo sostenibile
Prodotto in modo sostenibile
Pochi rifiuti, elettricità ecologica e un sentito impegno sociale.
Prodotto in Germania
Prodotto in Germania
Tutti i nostri strofinacci sono prodotti e stampati dal nostro partner locale di fiducia.
"Dodici fotografie significative in un anno sono un buon raccolto | Ansel Adams"
Sono Tal, sposata, con tre figli (due femmine e un maschio) e un cane (a volte di più). Vengo da Israele ma anche dal Canada.
Ho iniziato a imparare la fotografia a tredici anni, quando passavo il tempo con mio cugino più giovane a casa di nostra nonna nel Kibbutz. Da lì è diventato un hobby, una professione, un hobby dimenticato e ora una specie di professione part-time e un'ossessione a tempo pieno.
Lavoro all'intersezione tra fotografia creativa e documentaristica. Parafrasando la descrizione del grande fotografo americano Sam Abell, il mio stile fotografico è documentaristico, nel senso che riprendo il mondo così com'è, ma ha qualità trascendenti che partono dal livello documentaristico, ma sono aperte all'interpretazione anche a livello estetico.
Mi ispiro al mondo naturale e in particolare ai mari e agli oceani.