500 milioni di uccelli di diversi tipi e specie fanno scalo nella Valle di Hula, nel nord di Israele, durante i loro voli tra Europa e Africa. La stagione migratoria principale è l'autunno, quando pellicani, aironi, cicogne e gru arrivano in grandi stormi, insieme a rapaci e altre specie alate. Circa 35.000 gru arrivano nei mesi autunnali e circa 15.000 si fermano per l'inverno.
Tuttavia, per me, sono i singoli individui a essere più interessanti: documentare la loro lotta, la solitudine che deriva da un viaggio così pericoloso e il trionfo di aver aperto la propria strada.
500 milioni di uccelli di diversi tipi e specie fanno scalo nella Valle di Hula, nel nord di Israele, durante i loro voli tra Europa e Africa. La stagione migratoria principale è l'autunno, quando pellicani, aironi, cicogne e gru arrivano in grandi stormi, insieme a rapaci e altre specie alate. Circa 35.000 gru arrivano nei mesi autunnali e circa 15.000 si fermano per l'inverno.
Tuttavia, per me, sono i singoli individui a essere più interessanti: documentare la loro lotta, la solitudine che deriva da un viaggio così pericoloso e il trionfo di aver aperto la propria strada.
Coperte in pile di ottima qualità
Materiale
Materiale
Morbido tessuto in pile realizzato al 100% in poliestere.
Dettagli
Dettagli
Accoglienti, morbide e di ottima qualità.
Consigli per la cura
Consigli per la cura
Tutte le nostre coperte di pile sono resistenti ai colori e lavabili in lavatrice a 40°C.
Stampa di alta qualità
Stampa di alta qualità
Alta qualità grazie al processo di sublimazione resistente alla luce e al rivestimento protettivo extra.
Prodotto in modo sostenibile
Prodotto in modo sostenibile
Pochi rifiuti, elettricità ecologica e un sentito impegno sociale.
Prodotto in Germania
Prodotto in Germania
Tutte le coperte in pile sono prodotte e stampate da un partner locale di fiducia.
"Dodici fotografie significative in un anno sono un buon raccolto | Ansel Adams"
Sono Tal, sposata, con tre figli (due femmine e un maschio) e un cane (a volte di più). Vengo da Israele ma anche dal Canada.
Ho iniziato a imparare la fotografia a tredici anni, quando passavo il tempo con mio cugino più giovane a casa di nostra nonna nel Kibbutz. Da lì è diventato un hobby, una professione, un hobby dimenticato e ora una specie di professione part-time e un'ossessione a tempo pieno.
Lavoro all'intersezione tra fotografia creativa e documentaristica. Parafrasando la descrizione del grande fotografo americano Sam Abell, il mio stile fotografico è documentaristico, nel senso che riprendo il mondo così com'è, ma ha qualità trascendenti che partono dal livello documentaristico, ma sono aperte all'interpretazione anche a livello estetico.
Mi ispiro al mondo naturale e in particolare ai mari e agli oceani.