Bambini di migranti africani che vivono in Israele, giocano nel Mar Mediterraneo, Tel Aviv, Israele.
Dal 2005 sono entrati in Israele circa 60.000 richiedenti asilo africani, la maggior parte dei quali provenienti dalla regione sudanese del Darfur e dall'Eritrea. Molti di loro vivono nei quartieri poveri del sud di Tel Aviv, rischiando di essere espulsi.
È stato uno zen puro guardare questi ragazzi che giocavano nell'acqua, con decine di migliaia di israeliani sulla spiaggia, che celebravano il 69° Giorno dell'Indipendenza di Israele.
Bambini di migranti africani che vivono in Israele, giocano nel Mar Mediterraneo, Tel Aviv, Israele.
Dal 2005 sono entrati in Israele circa 60.000 richiedenti asilo africani, la maggior parte dei quali provenienti dalla regione sudanese del Darfur e dall'Eritrea. Molti di loro vivono nei quartieri poveri del sud di Tel Aviv, rischiando di essere espulsi.
È stato uno zen puro guardare questi ragazzi che giocavano nell'acqua, con decine di migliaia di israeliani sulla spiaggia, che celebravano il 69° Giorno dell'Indipendenza di Israele.
Pellicola retroilluminata di alta qualità
Informazioni sulla pellicola retroilluminata
Informazioni sulla pellicola retroilluminata
Alta qualità e nitidezza dei colori su pellicola retroilluminata: un effetto speciale di impatto.
Versatile
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Pubblicità o arredamento: le stampe retroilluminate fanno risplendere il vostro progetto.
Materiale
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Alta qualità e colori straordinari davanti a sfondi illuminati.
Stampa di alta qualità
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Stampa ecologica in latex a 6 colori per la massima qualità.
Prodotto in modo sostenibile
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La nostra promessa: materiali completamente certificati, energia verde e produzione a zero emissioni di CO₂.
Prodotto in Germania
Prodotto in Germania
Siamo orgogliosi di produrre tutte le nostre stampe presso i nostri stabilimenti.
"Dodici fotografie significative in un anno sono un buon raccolto | Ansel Adams"
Sono Tal, sposata, con tre figli (due femmine e un maschio) e un cane (a volte di più). Vengo da Israele ma anche dal Canada.
Ho iniziato a imparare la fotografia a tredici anni, quando passavo il tempo con mio cugino più giovane a casa di nostra nonna nel Kibbutz. Da lì è diventato un hobby, una professione, un hobby dimenticato e ora una specie di professione part-time e un'ossessione a tempo pieno.
Lavoro all'intersezione tra fotografia creativa e documentaristica. Parafrasando la descrizione del grande fotografo americano Sam Abell, il mio stile fotografico è documentaristico, nel senso che riprendo il mondo così com'è, ma ha qualità trascendenti che partono dal livello documentaristico, ma sono aperte all'interpretazione anche a livello estetico.
Mi ispiro al mondo naturale e in particolare ai mari e agli oceani.