Quest'opera d'arte cattura una tranquilla piazza invernale trasformata in un campo poetico di presenza umana. Da una prospettiva distante ed elevata, figure solitarie e piccoli gruppi si muovono su un terreno coperto di neve, orbitando attorno a un sempreverde illuminato in modo soffuso al centro. I pennelli spessi ed espressivi e la tavolozza sobria evocano l'immobilità, l'aria fredda e il suono sommesso. La composizione è in equilibrio tra astrazione e realismo, trasformando il movimento quotidiano in un ritmo contemplativo. Riflette sulla solitudine urbana, sui rituali stagionali e sul fragile calore che si raccoglie brevemente negli spazi pubblici condivisi.
Quest'opera d'arte cattura una tranquilla piazza invernale trasformata in un campo poetico di presenza umana. Da una prospettiva distante ed elevata, figure solitarie e piccoli gruppi si muovono su un terreno coperto di neve, orbitando attorno a un sempreverde illuminato in modo soffuso al centro. I pennelli spessi ed espressivi e la tavolozza sobria evocano l'immobilità, l'aria fredda e il suono sommesso. La composizione è in equilibrio tra astrazione e realismo, trasformando il movimento quotidiano in un ritmo contemplativo. Riflette sulla solitudine urbana, sui rituali stagionali e sul fragile calore che si raccoglie brevemente negli spazi pubblici condivisi.